È scattato lunedì 1 ottobre il nuovo piano che prevede blocchi alla circolazione per le più importanti regioni del nord Italia: una serie di limitazioni che di fatto mette fuori legge, secondo le stime, circa 13 milioni di veicoli con l’obiettivo di migliorare le condizioni della viabilità e soprattutto dell’aria che respiriamo ogni giorno, soprattutto nelle metropoli e dintorni.
Il protocollo d’intesa per il miglioramento della qualità dell’aria firmato da Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto decreta il divieto di circolazione per i veicoli Euro0 (sia benzina sia diesel), Euro1 diesel e Euro2 diesel, confermando di fatto le normative già in vigore e si estende per la prima volta anche a tutti gli Euro3 diesel omologati.
È bene però precisare alcune importanti singolarità, già anticipate qualche settimana fa sul nostro blog. La norma ha una validità limitata nel tempo: si applica infatti a partire dal mese di ottobre 2018 e resterà in vigore fino al 31 marzo 2019, per poi essere sospesa nei sei mesi successivi e attivata nuovamente a partire da ottobre 2019, e così via.
Inoltre il divieto di circolazione ai diesel in città si applica soltanto in determinati giorni della settimana e in precise fasce orarie, che variano da regione a regione. In Lombardia, per esempio, i diesel Euro3 e quelli delle categorie successive non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30, mentre in Piemonte il divieto inizia alle 8 e termina alle 19. Milano ha già bandito in modo definitivo tutti i diesel classe Euro3 (da gennaio 2019) e identificato le tempistiche future per estendere il divieto anche agli Euro4 (ottobre 2019) e Euro5 (2024).
Va inoltre detto che, come spesso succede in questi casi, l’entrata in vigore del protocollo potrebbe procedere a rilento a causa di intoppi burocratici. La nuova normativa prescrive infatti che il divieto valga nei centri urbani con oltre 30mila abitanti a patto che le relative amministrazioni locali abbiano provveduto a varare l’apposita delibera e il regolamento ad essa collegato: e molti sono tuttavia i comuni che, pur essendo coinvolti dalle limitazioni alla circolazione, non hanno ancora adempiuto a questo obbligo formale.
Ci sono poi, immancabili, anche le esenzioni: potranno comunque circolare regolarmente i commercianti ambulanti, i medici e i lavoratori che prendono servizio in fasce orarie non coperte dai mezzi pubblici. E a Verona il divieto non vale per chi ha superato i 70 anni di età. E le multe? Già definite anche quelle: si parte da una sanzione minima di 80 euro per chi guida un’auto diesel non ammessa in città.
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Giovedì 27 Luglio 2017
Mercoledì 30 Maggio 2018
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